La Voce di Pistoia
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Al via a Pistoia dal 18 aprile la rassegna "Leggere la città"” che proporrà spettacoli, convegni, incontri e concerti con artisti, scrittori, architetti, musicisti di livello internazionale per discutere e indagare sul tema del limite

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Continua la rassegna di eventi di ART - 11, progetto nato dalla collaborazione di molte associazioni di volontariato pistoiesi e non solo, con la co-promozione dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Pistoia.
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Gianmarco Perboni è lo pseudonimo con cui si firma un insegnante con quasi venti anni di scuola sulle spalle. E’ autore del fortunatissimo Perle ai porci, un autentico best-seller ambientato nel mondo della scuola, a cui seguì una raccolta di strafalcioni scolastici "Perle".
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Durante i quattro giorni di Leggere la città (dal 18 al 21 aprile) dedicata quest’anno al tema del limite, sarà possibile effettuare visite guidate alle opere del Museo Civico e visitare palazzi e giardini nascosti, solitamente inaccessibili

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AtelierAntiquario di Via Verdi 20 a Pistoia, ha curato l’allestimento di una nuova mostra di pittura dal titolo “ Sguardi”. Le opere esposte sono il frutto dell’impegno di Massimiliano Filippelli, un giovane artista pistoiese.
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Per partecipare alla scelta delle “tre donne per tre parchi” si può votare fino al 30 aprile tramite posta elettronica, social network e blog, oppure utilizzando carta e penna

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MONTALE
Comitato Chiusura Inceneritore: "Guardiamo con fiducia all’ipotesi di un referendum"10

11/4/2013 - 16:26

MONTALE

Il Comitato per la Chiusura dell’Inceneritore di Montale guarda con fiducia all’ipotesi di una consultazione referendaria, davvero partecipativa che sia utile alla cittadinanza per decidere consapevolmente sulle sorti dell’inceneritore, ovvero sul bene della “salute collettiva”.

Il referendum è un vero momento d’autentica “Democrazia Partecipata” e non simulata, come sono abituati i cittadini della piana, solo chiamati a decidere su delle veramente populistiche iniziative quali sono le luci led o le salutistiche piste fit-ness al Parco Pertini. Nessuna demagogia strumentale sulla decisione popolare relativa all’eliminazione della pesante minaccia sanitaria: la chiusura dell’impianto è possibile ancorché le amministrazioni inceneritoriste n’abbiano farcito le pagine dei giornali - sopratutto dopo l’episodio del deliberato inquinamento del 2007 – presentando paradossalmente l’impianto come una risorsa del territorio.


Ridicola e strumentale la presa di posizione del Pd che con l’ennesimo comunicato stampa, dichiara sfacciatamente  - ma non serve l’inceneritore per dimostrarlo, basta richiamare la vicenda Repower di Badia a Pacciana – di attendere una “...corretta valutazione dei risultati delle indagini epidemiologiche e il totale rispetto di tutti gli impegni assunti nel Pir...”. Il Pd, mente sapendo di mentire ed evita il confronto con la realtà, dove avrebbero disponibilità di severe argomentazioni documentali, utili a dirimere in modo conclusivo e certo l’inquietante vicenda (vedasi delibera Usl).
Infatti, non sarà necessario l’attesa del 2015 per avere cognizione precisa di quanto già appare conclamato nella recente delibera dell’Usl 3, sull’esito delle indagini epidemiologiche – al fine di poter scriminare con rigore statistico il grave nocumento alla salute indotto da trent’anni d’incenerimento.


L’iniziativa del Sindaco Scatragli, non potrà essere un semplice sasso lanciato nello stagno implicando degli indirizzi strategici davvero inimmaginabili sotto le amministrazioni dei sindaci inceneritoristi del Pd, primo fra tutti il dimenticato sindaco Razzoli. 

L’Amministrazione di Montale si è assunta una responsabilità politica mai immaginata: il Comitato, la guarda con pretese di grandi speranze, non dimenticandosi certo che il Comune di Montale è stato il primo del territorio a spedire le proprie osservazioni critiche all’impianto di Repower, nell’indifferenza degli altri comuni che dimostratamente, si sono fatti, sì scrupolosi (con delle apposite mozioni critiche), solo oggi offerte, urgentemente con sospetta solerzia in risposta alla spinta emotiva dei cittadini preoccupati, come ha chiaramente dimostrato la giunta quarratina.


Il Comitato non dimentica le promesse di Scatragli che hanno distinto il suo programma elettorale 2009: una riconversione dell’impianto del Cis in un impianto di “trattamento e riciclo a freddo dei rifiuti” alla maniera del sistema Priula-Vedelago. Solo così il detestato impianto del Cis potrà avere una nuova vita, in piena giustificazione sociale, politica e anche industriale (sicuro l’aumento dell’occupazione), abbandonando la sua perenne condizione d’insalubrità e ottenendo davvero il gradimento dei cittadini tutti per l’avvio di un’innovativa, moderna e auspicata attività verde qual è quella di un “centro Riciclo Rifiuti”. Ciò oggi è davvero possibile, anche grazie al livello di raccolta differenziata spinta alla quale si trovano costretti i cittadini dei Comuni dell’Ato tutti, con tariffe Tia impareggiabili in Italia.
 
Il Comitato confida nell’esito favorevole del referendum in proposta, insieme alla comunità dei cittadini residenti dei tre comuni del Cis che oggi si trovano vèssati dall’impegno in una raccolta differenziata porta a porta, aggravati dalla sofferenza di costi giustificati dalla presenza del costoso impianto del Cis. Finalmente, tutti loro  potranno essere chiamati alla consultazione referendaria e decidere per il loro futuro. Oggi, le liti interne al Pd e le criticità dell’Ato, ci espongono alla costrizione di una “soluzione capestro” con la scellerata scelta di un raddoppio dell’impianto “da altri” decisa, votata e approvata, nonostante le conoscenze di Usl 3 e dell’Ordine dei Medici sulle gravi criticità sanitarie.

 

Comitato per la chiusura dell'inceneritore

Fonte: Comunicato stampa
 
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19/4/2013 - 1:14

AUTORE:
Francesco A.

forse non ha letto bene, ho ha sottovalutato il tutto:l'europa che conta incenerisce molto ma molto più di noi e siccome tutto siamo meno che signori dell'efficenza,se leggo che Germania incenerisce 5 volte + di noi e Francia quasi 4,mi viene da pensare che l'incenerire non è sbagliato,detto questo,come anche lei lascia tra le righe,ci sarà sempre una parte di indifferenziata e per quella occorre incenerire(gli inceneritori stanno sempre oltre i 400 gradi,indi niente diossina!),questo è un fatto che lei non vedo come possa controbattere,dati alla mano se rimane un 35% quello in qualche modo va trattato,come le accennavo,sono per la differenziata(e lo sono fortemente),ma al tempo stesso so che servono anche gli inceneritori(tutta l'europa che conta li usa,come lei avrà visto dal link che le ho passato e questo è un dato che non si può trascurare),giusto il fatto che diminuendo i rifiuti indifferenziati,devono diminuire gli inceneritori,ma siccome di essi c'è bisogno,io sarei per non costruire quello a case passerini(che copre Firenze) ed in virtù di una indifferenziata spinta,incenerire i rifiuti indifferenziati di Pistoia e gran parte di quelli di Firenze a Montale e come vede il lavoro per l'inceneritore ci sarebbe,a fronte di questa ipotesi mica vorrà dire:si ma io in casa mia non ce lo voglio,al limite mi va bene se chiudono a Montale e ne fanno uno nuovo a Firenze,beh vede se questa fosse la risposta,sarebbe frutto del solito egoismo che caratterizza l'italico individuo,a cui le cose non vanno bene solo se sono nel suo giardino,ma questo non è amare l'ambiente,questo è egoismo,perchè chi ama l'ambiente deve trattare per l'intero paese e non per i propri interessi,indi ricapitolando:differenziata porta a porta spinta ed inceneritore di montale che tratta sia i rifiuti nostri che quelli di firenze e magari servirebbe per non costruire quello di case passerini(o per farlo più piccolo),come vede la penso come lei,ma sono per tenere l'inceneritore,perchè se detto lavoro lo demandassi ad altri mi sen tirei profondamente egoista e per la miseria io di certo non lo sono(sono del territorio per inciso,non di firenze o prato!).Chiudi dicendo che io non incorro in contraddizione,visto che le ho riportato un link dove si afferma che in svizzera dove per inciso abitano 8000000 abitanti,contro i 60000000 dell'Italia si incenerisce + o meno gli stessi quantitativi,in proporzione gli svizzeri inceneriscono oltre 7 volte più di noi,una sperequazione talmente evidente che mi lascia basito solo per il fatto che cerchi di controbatterla,insomma i dati sono questi:L'europa che conta incenerisce di gran lunga più di noi,il resto sono racconti ad hoc per instaurare terrore.
Ennesimo sunto del sunto:raccolta differenziata ed inceneritore che raccolga i rifiuti del nostro territorio e magari anche di prato e qualcosa di firenze,con la possibilità di rivedere la costruzione di case passerini,niente discariche e conti alla mano sarebbe un passo in avanti per l'ambiente(per piacere non dica egoisticamente:si ma non in casa mia,perchè è roba da lega nord e non da chi si sente parte integrante di una nazione).
saluti
Francesco A

18/4/2013 - 18:10

AUTORE:
Laura Baldi

I dati a disposizione di publiambiente per l'anno 2011 riguardo alla raccolta porta a porta segnalano una differenziata sempre oltre il 65%. Questo è il link:
http://www.publiambiente.it/menu_sx/area_family/raccolte_differenziate/statistiche.asp

Non sono atti di fede, ma dati di fatto.

Sono dati del 2011. Cosa c'è da educare? Il popolo o gli amministratori? Ok, entrambe, così ne usciamo prima.

Lei (come me) sostiene la raccolta differenziata spinta. Ne sono lieta. Intanto vorrei farle una semplice domanda: se nel 2011 in tutti i comuni dove c'è il porta a porta la differenziata è così elevata, vi saranno meno rifiuti da bruciare, no? Un inceneritore come quello di Montale, di cui è previsto il raddoppio, deve, per essere economicamente efficiente, bruciare una certa quantità di rifiuti. Ora, come può sostenere la raccolta differenziata spinta (che diminuisce la quantità di rifiuto indifferenziato, ma al tempo stesso difendere gli inceneritori, che proprio dei rifiuti indifferenziati hanno bisogno?) Non le pare una contraddizione?

La questione è delicatissima, soprattutto a Montale, e le comunico che ne sono pienamente cosciente. Comprendo anche la sua posizione "dobbiamo educare il popolo", perchè intanto facciamo passare altri dubbiosi anni su quanti rifiuti vi saranno (ma vi sono anche certezze, come ad esempio il consorzio priula di Treviso, dove si fa una gestione dei rifiuti basata sulle buone pratiche ovvero prevenzione, riuso, riciclo e solo alla fine incenerimento e discarica, dove si ha uno dei servizi migliori in Italia sia riguardo al costo per abitante sia riguardo al riciclaggio dei materiali e quindi al minor invio in discarica).

Lei infine mi fa l'esempio della Svizzera. La informo che anche in Svizzera si sta cominciando ad andare verso una politica di riciclo dei materiali. Ho trovato questa informazione sullo stesso sito che mi ha dato lei: http://www.swissworld.org/it/ambiente/riciclaggio/

E' chiaramente fuorviante infine il punto sulla diossina. Questa molecola, altamente cancerogena, si forma sì alle basse temperature (circa 400°) ma in presenza di composti del cloro (quindi anche del sale da cucina o delle plastiche come il pvc). Paragonare il fumo di legna degli sfalci di potature (le ricordo che siamo daccordo che non si deve fare) alle emissioni di un inceneritore non collima. Il fumo di legna produrrà composti del carbonio, non del cloro (grazie a Dio), a meno che non vi sia già tale sostanza sugli sfalci tagliati.
Un inceneritore brucia anche le plastiche (come i sacchi della spazzatura) e nonostante tutte le precauzioni, produce fumi che, anche in quantità infinitesimale di particelle come diossine e furani, possono disperdersi in atmosfera. Sono le quantità infinitesimali quelle che purtroppo devono essere meglio controllate.

Guardi, vedo che siamo d'accordo solo sulla differenziata spinta, spero quindi in un suo aiuto anche concreto, nel far si che questo metodo di raccolta venga al più presto adottato in tutte le tre provincie dell'ATO.

Di nuovo, saluti cordiali.

L.B.

18/4/2013 - 10:36

AUTORE:
Francesco A.

questo è il link che non avevo erroneamente inserito,noti bene:http://www.swissworld.org/it/ambiente/gestione_dei_rifiuti/

come vede non è affatto come dice lei.
saluti

17/4/2013 - 20:49

AUTORE:
Francesco A.

inizio scusandomi per la precedente,dove inavvertitamente ho usato la maiuscola all'inizio.Inceneritori=dietrologia? si e no,ma di sicuro risolvono proprio la situazione delle discariche,senza tediarla con annose scritture,la invio ad un link AUTOREVOLE,dove si specifica le funzioni degli inceneritori(28 nella piccola svizzera) in svizzera e se noterà bene,come loro scrivono(la fonte è il dipartimento svizzero degli affari esteri),insomma si occupano di "promuove nel mondo intero la vera immagine della Svizzera di oggi.",non credo che gli svizzeri siano autolesionisti ambientalmente.Prendiamo ora in considerazione l'uso di inceneritori nell'europa che conta,sempre senza tediarla gli passo un semplice link di wikipedia:http://it.wikipedia.org/wiki/Inceneritore

orbene come lei potrà constatare,in termini di quantitativi trattati,i piccoli svizzera e danimarca(grossi come la lombardia?) inceneriscono la stessa quantità di rifiuti dell'Italia,Svezia e belgio,invece circa 2/3(con popolazioni davvero risibili rispetto a noi),L'olanda incenerisce quasi un terzo più di noi(ed è molto meno popolata),LA PROGREDITA GERMANIA(non vorrà mica negare che è il punto di riferimento per l'intera europa?) incenerisce udite udite:IL QUINTUPLO DELL'ITALIA!!!, la Francia ben oltre IL TRIPLO! insomma se andiamo a vedere resta solo L'Inghilterra e la Spagna ed il Portogallo(e mi permetta di dire che gli ultimi 2 sono tutto fuor che esempi da prendere in considerazione,insomma emerge che l'europa che conta fa AMPIAMENTE più uso degli inceneritori di quanto non si faccia in Italia e già questo va tenuto in considerazione(fosse solo per la GERMANIA!).Leggendo poi si osserva che gli inceneritori non inquinano come lei afferma,soprattutto se all'interno di essi si operano pretrattamenti,ma sarebbe lungo dilungarsi.Con questo non voglio incensare gli inceneritori,ma che non si venga a prendere in giro l'italiano disinformato(lo è sempre al 99%),demonizzandoli oltre il lecito,io agli inceneritori,preferisco la differenziata,ma siccome so che non può bastare del tutto,mi auspico che esistano anche gli inceneritori per colmare determinate lacune che sempre ci saranno e riguardo ad una raccolta differenziata che parte subito a spron battuto,direi che si continuano a raccontare favole,anche perchè ci vuole sempre del tempo per educare i cittadini(spesso le multe sono i migliori insegnamenti...)ed inoltre quando lei afferma che si va su raccolte del 65%(non credo sia la media,forse la media è ben + bassa),le vorrei ricordare che rimane comunque un 35% che in qualche modo va smaltito e quà la finisco con gli inceneritori,per tornare sul non certo amato vivaismo,che mi creda è molto + dannoso dell'inceneritore di Montale(ah per la cronaca,i grandi impianti in genere hanno un ciclo dell'acqua e quei 3 litri di cui lei parla sono solo iniziali,perchè poi l'acqua viene condensata e riutilizzata,indi non vengono sprecati 3 litri per kg rifiuto),in primis perchè io per rischio idrogeologico non indicavo i prelievi che comunque fanno e che portano in estate ad abbassare le falde con aumenti di inquinanti da fitofarmaci nelle falde sotterranee,io mi riferivo al fatto che tra permeabilizzazione e rialzo terreni, grazie a loro idrogeologicamente siamo messi non male,ma PEGGIO!Prendendo poi quello che bruciano(tenga presente che bruciare all'aria aperta e quindi a basse temperature è l'ideale per la diossina,cosa che non avviene nè per gli inceneritori nè per le centrali che adottano temperature ben oltre la soglia che porta alla formazione di detto inquinante).Facendo un sunto di questa conversazione(non le nego che è piacevole scambiare opinioni con lei),le dico che sono PER LA DIFFERENZIATA,ANZI VA SPINTA e il popolo va educato,anche con sanzioni ripetute,ma questo non toglie la necessità spesso rivestono gli inceneritori,poi se tra qualche anno potremo farne a meno perchè la differenziata avrà raggiunto il 100%(non credo sarà mai fattibile),io ne sarò felicfe quanto lei,ma essendo realista le dico che per dette cose bisogna concedere del tempo,riguardo al vivaismo,sarò noioso,ma lo vedo molto più pericoloso dell'inceneritore,anche perchè su di esso vige uno stato di omertà alquanto preoccupante.
un saluto
Francesco A

17/4/2013 - 17:01

AUTORE:
Laura Baldi

Caro Francesco, bisogna precisare alcune cose.
Un inceneritore (per alcuni termovalorizzatore), è un luogo dove si ha un forno che brucia i rifiuti. Questa operazione comporta dei residui sia solidi come le ceneri, che gassosi come i fumi, che se non trattati adeguatamente, possono risultare altamente cancerogeni. Lei ha scritto che i vivaisti consumano moltissima acqua. Vero. Bisognerebbe però che si dicesse che per ogni kg di rifuto bruciato si consumano 3 litri di acqua (servono nel ciclo di depurazione fumi). Se in un inceneritore vengono bruciate svariate tonnellate di rifiuti, un calcolo veloce dovrebbe farle intuire la quantità d'acqua che serve ad un simile processo. Per fare cosa poi? Qualcosa di altamente inquinante come ceneri e fumi.
Con questo non assolvo certo i vivaisti. I fumi prodotti dalle combustioni sono fuori legge (me la sono anche riguardata decreto 152/06 art.256, multe da 2.600 a 26.000 euro per rifiuti non pericolosi bruciati all'aperto).

E' chiaro che se tale legge fosse applicata (in primis recepita dai regolamenti comunali) i vigili potrebbero occuparsi di altro oltre i divieti di sosta.

Per quanto riguarda gli esempi di Vienna o Stoccarda le dirò questo. L'inceneritore di Vienna fu costruito (si tenga molto forte) negli anni 60... Non mi risultano altri inceneritori accesi in Austria, l'incenerimento è un metodo di smaltimento considerato in tutta Europa da abbandonare in favore del riciclo per la produzione di materie seconde. Questa è la direzione in cui andare. L'inceneritore di Stoccarda ci è molto grato. A furia di non differenziare gli abbiamo inviato dall'Italia centinaia di ecoballe perchè continui a giustificare economicamente la sua esistenza.

La prego, non cada anche lei nell'idea che un inceneritore ci salvi dalle discariche.

Solo una raccolta differenziata spinta può risultare efficace nel salvarci il più possibile da entrambe.

Potrei dilungarmi oltre, ma non mi sembra il caso, abbiamo chiarito abbastanza quali siano i nostri punti di contrasto o di accordo. Saluti cordiali.

L.B.

17/4/2013 - 13:17

AUTORE:
Francesco A.

inizio dicendole che esiste la legge che impedisce di bruciare gli scarti,ma il vivaismo se ne frega,anche in virtù di controlli poco incisivi,non sono assolutamente d'accordo con il fatto che lei ponga sullo stesso piano la viabilità di Firenze e Prato con quella di Pistoia:basta prendere per esempio il tratto autostradale che collega Pistoia a Firenze e noterà che la nostra tratta è meno intrisa di strade e stradoni che ne seguono il percorso,ma soprattutto se andiamo a prendere zone come pistoia sud(badia,canapale,limitrofe del bottegone,dove si lamentano livelli di inquinamento altissimi),vorrà convenire che niente hanno a che vedere demograficamente e con incidenza veicolare con zone come Scandicci, l'interno fiorentino o Prato stessa,indi converrà che vista anche l'assenza di industrie,rimane il solo vivaismo come possibile(o UNICA) causa,il fatto che sia accaduto un pericolo incidente non comprova niente,sono cose gravi e tristi,ma avvengono aldilà dell'eccessiva veicolizzazione,non sono altresì d'accordo(e come esserlo?),sul fatto che lei asserisca che gli inceneritori non chiudano le discariche,mi permetta di dirle che o è distratta o non ha seguito bene le vicende:la presenza di inceneritori è dovuta essenzialmente a ciò!Ribadisco che anche io voglio la differenziata porta a porta,ma altrettanto non demonizzo gli inceneritori,in quanto sono in grado di risolvere situazioni d'emergenza(ovviamente inquinano qualcosa, ma moooolto meno di quanto avvenga per le incurie cittadine o le discariche) e la invito a verificare che una naziona molto più progredita di noi quale è la Germania,ha inceneritori anche nel centro città (Stoccarda ad esempio), ma anche nazioni come Austria o svizzera ricorrono agli inceneritori in abbondanza e non ci venga a dire che non sono nazioni che non tengono alla natura.Ritornando al vivaismo,loro utilizzeranno sempre composti chimici,causando inquinamento delle falde e mettendoci a serio rischio idrogeologico(causa rialzamento terreni e permeabilizzazione),senza contare il fatto che bruciando scarti vegetali già trattati chimicamente(ma anche se non lo fossero stati avrebbero inquinato) non solo concorrono,ma probabilmente sono la causa maggiore dell'inquinamento e di molte malattie tumorali cui Pistoia è vittima,sarebbe quindi l'ora di sensibilizzare la popolazione per impedire questo scempio e far si che il vivaismo segua regole più naturali e se i loro profitti caleranno ne trarrà sicuramente vantaggio la salute della popolazione che è di gran lunga più importante.Ripeto sarebbe bello mettere su un programma o una specie di comitato che finalmente si ribelli a ciò,perchè il WWF da solo non può fare i salti mortali(legambiente sembra ci vada a braccetto con il vivaismo...).cOME VEDE SONO STATO PIù LUNGO DI LEI E PER INCISO SONO MASCHIO.

17/4/2013 - 0:23

AUTORE:
Laura Baldi

Caro signor Francesco, come avrà letto nella mia ultima frase, ho scritto che l'inceneritore di Acerra è il male minore rispetto a ciò che si brucia nella periferia napoletana. Il mio non voleva essere un commento populista, ma in risposta alla citazione del suo esempio nella prima lettera (citava Napoli come emergenza rifiuti). Da questo vorrei sottolineare che non sono contro gli inceneritori a priori. Siamo però entrambe d'accordo che gli inceneritori sono al penultimo posto (appena sopra le discariche) come metodo di smaltimento dei rifiuti (questo almeno dicono le direttive europee a cui l'Italia continuamente va contro pagando multe salate a carico della fiscalità generale). E' quindi possibile e doveroso fare di meglio. L'amministrazione dovrebbe a mio parere dare per prima l'esempio.

Mi trova inoltre d'accordo sul fatto dell'aumento iniziale delle tariffe per l'acquisto di mezzi opportuni al R.D. Non starò qui a scrivere oltre.

Per quanto riguarda "l'educazione alla raccolta differenziata" la popolazione sta rispondendo molto bene e questo può essere dimostrato dalle percentuali di R.D. quasi sempre superiori al 65% in vari comuni dell'ATO (in alcuni casi si sfiora il 90%).

Sul fatto che poi l'inceneritore è l'unica fonte di inquinamento, io questo non l'ho mai scritto. E' innegabile che l'inquinamento dell'aria è multifattoriale. Tra le cause vi è certamente anche l'abitudine (no, è peggio, è una cosa perversa) quella di bruciare i residui vegetali e gli sfalci delle potature. I vivaisti potrebbero compostarlo!Se solo utilizzassero meno sostanze chimiche potrebbero avere un ottimo compost fatto nel campo di proprietà! Vede, se vuole ci mettiamo d'accordo e cominciamo la prossima settimana io e lei a redarguire i contadini e i vivaisti che questa è una cosa contraria alla salute...ma so già quel che mi risponderebbero "e l'inceneritore non inquina?". Non so se vi sia una legge che vieta di bruciare all'aperto causa inquinamento. Di solito i divieti di fare fuoco sono relativi al pericolo incendi. Se c'è è però compito della guardia forestale o polizia municipale fare le multe.

Infine non mi trova d'accordo su altri 2 punti.

Il primo punto è l'inquinamento veicolare. Firenze e Prato hanno una grande viabilità, ma anche Pistoia non scherza. Ne è la prova provata l'incidente sulla A11 di oggi pomeriggio. Autostrada bloccata e traffico che si è riversato sulla provinciale lucchese. Le auto si bloccavano fin da Pistoia. Le pare poco? Senza citare le altre 2 arterie stradali principali, come la fiorentina o la pratese. Anche loro certamente sommano l'inquinamento.

Il secondo punto bisogna proprio che glielo segnali. Gli inceneritori non risolvono il problema discariche. Le ceneri altamente inquinanti rappresentano un costo molto elevato per il loro trattamento e smaltimento in discarica. Vi sono anche posizioni (a mio modo di vedere pazzesche) che puntano all'utilizzo delle ceneri come ingrediente per calcestruzzi. Per legge attualmente sono considerate rifiuti pericolosi, se poi per qualche magia, passano di grado e ci si può costruire le case allora dirò che non c'è davvero speranza per questo paese.

Le chiedo scusa per il papiro, di solito sono più ermetica. Un caro saluto.

L.B.

16/4/2013 - 14:57

AUTORE:
Francesco A.

Vede cara Laura,io trovo sconcertante che non si guardi in faccia la realtà,se rilegge il mio messaggio,capirà che sono assolutamente a favore della raccolta differenziata porta a porta,ma per inciso deve sapere che comporta aumenti tariffari(chieda ad Empoli),che tra l'altro ritengo giustificati e che comunque è una soluzione che deve avvenire in concerto con l'inceneritore.Mi scusi se la correggo, ma l'inceneritore ad Acerra già c'era al tempo dell'emergenza,solo che era stato accantonato,salvo poi ricorrerci vista la difficile situazione,inoltre trovo populista e di parte le sue indicazioni verso il popolo partenopeo,perchè se è vero che a Napoli si brucia a cielo aperto,devo rilevare che allora Pistoia è la Napoli del centro Italia,visto che da noi viene bruciato a cielo aperto tutto quello che raccolgono i nostri "beneamati vivai" e saprà sicuramente che queste combustioni(spesso per non dire sempre,fatte su scarti vegetali di PIANTE TRATTATE CHIMICAMENTE!)passano per così dire "inosservate"(le legge che vieta esiste,ma a quanto pare non esiste la volontà di controllo),anche oggi(ed era mattina) mentre scorrevo tra la strada che porta da Bottegone a Pistoia,si alzavano colonne di fumo (e per inciso i furbi bruciano di notte o la mattina prestissimo,ma questo per dire che non hanno nemmeno timore di essere scoperti),ora io non so quale sia la sua posizione in merito a tutto questo signora Baldi,ma posso dirle la mia: sono a favore della raccolta differenziata,sono per farla urgentemente,ma sono anche a favore degli inceneritori,che ci aiuteranno a passare il momento in cui la popolazione va "educata" alla differenziata,sono contrario alle discariche(chiuse grazie agli inceneritori),sono preoccupato per la situazione ambientale di Pistoia,ma non riesco a spiegarmela,visto che industrie non ce ne sono e quanto a viabilità(quindi incidenza da inquinamento veicolare)è inferiore sia a Prato che Firenze,da par mio ho seri dubbi su un inquinamento da combustione vegetale(pensi cosa comporta bruciare gli scarti delle piante già trattate chimicamente dai vivai),che tra l'altro sappiamo bene avviene,a dispetto di norme che sono inevase e sbeffeggiate,come altresì mi preoccupa l'inquinamento,sia delle falde acquifere di superfice che sotterranee(fonti arpat sono rilevate presenze di fitofarmaci,nel 23% delle superficiali e nel 7% sotterranee,e tra l'altro riferito alla media regionale,si immagini come si alzano le percentuali nel nostro territorio!),poi potremmo anche parlare dei problemi che genera anche idrogeologicamente sul territorio detta vocazione.Facendo una sintesi sulla sintesi,io non sono a favore degli inceneritori,sono a favore delle soluzioni(prima le immediate e poi le altre) e soprattutto sono a favore della differenziata(anche se costasse di più va fatta),ma altresì non mi venga a dire che i problemi dell'inquinamento a Pistoia ce li genera l'inceneritore da solo!perchè sarebbe offensivo intellettualmente,se invece si impostasse una campagna per regolamentare e sanzionare (ove si verificasse il perseverare nell'inadempienza delle leggi) il vivaismo,per i danni che causa,mi troverebbe sempre e comunque al suo fianco.
Francesco A

16/4/2013 - 2:25

AUTORE:
Laura Baldi

E' davvero sconcertante la continua denigrazione dei rischi dell'incenerimento. Vorrei precisare al signor Francesco (e insieme a lui molti altri cittadini) che l'incenerimento è semplicemente un metodo di smaltimento che aumenta i costi in bolletta e non risolve il problema discariche. Studi ormai noti agli addetti ai lavori e a molti amministratori hanno dimostrato che una raccolta differenziata spinta oltre ad essere nel tempo più economica, produce più posti di lavoro e smaltisce in discarica molti meno rifiuti (tra l'altro molto meno pericolosi di un residuo da combustione). La cultura della raccolta differenziata è un segno di civiltà, che a dispetto degli increduli, risolve prima e più velocemente di ogni altro metodo il problema rifiuti. Per cortesia, si risparmi l'esempio di Napoli. Hanno già costruito un inceneritore ad Acerra, proprio sull'onda dell'emergenza rifiuti e, guarda caso, dopo aver speso milioni di euro per costruirlo, adesso è chiuso. E guardi, le dirò, l'inceneritore di Acerra sarebbe il male minore, nei comuni intorno Napoli continuano a bruciare a cielo aperto qualsiasi cosa. Più che un problema ambientale, è un problema di ordine pubblico. Ma questa è un'altra storia.

L.B.

12/4/2013 - 5:36

AUTORE:
Francesco A.

comitati per l'inceneritore,per la repower,ma ce ne fosse uno per i vivaisti che ci allagano e inquinano davvero?no,sia mai,anche perchè spesso ci sono imparentati.L'inceneritore inquina?beh si dovrebbe valutarne i pro e i contro,intanto bisogna vedere quanto inquina,poi pensare che avere un inceneritore,significa aver diminuito le discariche(che inquinano assai di più,come Napoli insegna),inoltre la differenziazione dei rifiuti va assolutamente fatta,ma non è la soluzione immediata,visto che la sensibilità cittadina va "educata nel tempo" e non con la prospettiva di un risultato immediato,riguardo alla vicenda repower,le proteste sono al limite del ridicolo,visto che i presupposti pericoli di inquinamento sono del tutto smentiti dall'ARPAT.