Il Sindaco Bertinelli, con una lunga dichiarazione espressa nel Consiglio Comunale di oggi, ha chiarito punto per punto la sua visione dei fatti sulle controverse vicende che hanno colpito lui e la sua giunta nelle scorse settimane.
L'argomento principale è stato, ovviamente, la revoca dell'incarico all'assessore Ginevra Lombardi e la ridistribuzione delle deleghe tra il vicesindaco Daniela Belliti e l'assessore Mario Tuci.
 
“Il motivo di questa mia scelta è stato quello di promuovere una riorganizzazione del metodo di lavoro dell’esecutivo dell’Ente. Non vi sono state dunque ragioni politiche, ma semmai di natura amministrativa e organizzativa”
Il sindaco ha poi sottolineato come la stessa Lombardi avesse più volte manifestato la volontà di dimettersi, e ciò lo ha portato a credere “ che fosse ormai lei, in realtà, a esprimere sfiducia nei confronti del lavoro che insieme stavamo svolgendo, fino a mettere in dubbio l’efficacia del nostro comune impegno”.
 
Bertinelli continua: “Dal mio punto di vista, e per la legge, avrei potuto non aggiungere altro, perché le motivazioni della mia decisione sono quelle sopracitate. Tuttavia coloro che pensano che qualcosa sia cambiato solo perché in Giunta non è più presente un assessore, commettono un errore frutto di un manifesto equivoco sul ruolo e sulla funzione degli assessori, che sono – lo ricordo – collaboratori, importanti certo, ma solo collaboratori del sindaco”
 
L'attenzione si è poi spostata su altre due vicende che hanno investito Bertinelli e la sua giunta, innescando in alcuni l'idea che la riorganizzazione della giunta fosse conseguente ad un mutato orientamento politico: il tema dell'acqua e quello delle politiche di genere.
 
“Sul tema dell'acqua -prosegue Bertinelli- le scelte programmatiche e gli atti compiuti da questa amministrazione sono improntante alla rigorosa rivendicazione del necessario potere di indirizzo e controllo da parte del Comune sulle aziende che reagiscono con scontento e mugugni , non con pressioni. Dobbiamo ricordarci che io e Daniela Belliti siamo stati tra coloro i quali hanno firmato e fatto firmare i quesiti referendari e fatto attivamente propaganda affinché vincessero quattro si: la ripubblicizzazione della gestione del ciclo idrico è una prospettiva irrinunciabile per il futuro non solo della nostra città, ma per il futuro del mondo”.
 
Ancora il Sindaco, stavolta sul tema della questione di genere: “mi ha amareggiato il tentativo di imputarmi atteggiamenti maschilisti e misogini, riaprendo, tra l’altro, una vicenda già chiusasi positivamente. I fatti però sono semplici: ho appreso della prolungata e forzosa assenza della dottoressa Pierotti, tramite una mail, la mattina stessa nella quale iniziava, commentando liberamente, con viva preoccupazione e disappunto, preoccupato come ero – e sono – per le difficoltà che avrebbe incontrato un servizio tanto fondamentale come quello di Welfare e Sviluppo”.
 
Il Sindaco Bertinelli ha poi concluso: “Voglio fare un appello perché si torni, almeno nel dibattito pubblico cittadino, il cui tono è deciso da noi che ne siamo tra i principali attori, a non indulgere nei toni scandalistici che, purtroppo, sembrano la sola forma di comunicazione politica in Italia”.

Per chi volesse approfondire la vicenda, alleghiamo il pdf della dichiarazione completa del sindaco di oggi, 3 giugno 2013.

Testo e foto di Francesco Storai
 

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